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Castel Sant’Angelo

 

 

 

La costruzione del castello iniziò attorno al 123 d.C per volere dell'Imperatore Adriano e terminò nel 138, un anno dopo la sua morte. Inizialmente doveva ospitare il mausoleo di famiglia dell'Imperatore: difatti all'interno erano state create tre aule sovrapposte per le tombe imperiali, ed una rampa elicoidale, mentre per accedervi venne costruito il "pons aelius", l'odierno Ponte S.Angelo. Ma la politica difensiva per Roma voluta da Aureliano, Imperatore tra il 270 e il 275, cambierà il volto della struttura che verrà trasformata in avamposto fortificato con la costruzione delle mura e delle torri. I quattro bastioni angolari vennero aggiunti però molto più tardi, sotto Niccolò V°, tra il 1328 e il 1330 [Bastione S.Marco, a nord, S.Luca, a est, S.Giovanni, a sud] mentre tra il 1492 e il 1503 il Pontefice Alessandro VI° ordinò l'aggiunta di un quarto, il Bastione S.Matteo, a ovest. Da visitare all'interno il Museo Nazionale di Castel S.Angelo, in cui sono esposte delle raccolte di ceramiche, armi antiche, arredi e dipinti rinascimentali e dove periodicamente vengono allestite mostre tematiche. Nel castello si possono visitare inoltre tutti gli ambienti: dalla prigione, agli appartamenti del Pontefice a tutte le numerose sale, ricche di decorazioni. Tra queste la Sala dell'Apollo, con affreschi della scuola di Pierin del Vaga; la Cappella di Leone X con sculture rinascimentali; le sale di Clemente VII con opere di Giulio Romano e Luca Signorelli; la Loggia di Paolo III°, opera di Raffaello da Montelupo; la Loggia di Giulio II°, ideata da Donato Bramante; l'appartamento di Paolo III°, con la Sala Paolina decorata da del Vaga, Domenico Beccafumi e altri; la Sala dell'Adrianeo e la Sala dei Festoni. Uscendo dal castello l'itinerario prosegue attraversando il secondo ponte davanti al maniero, che ci conduce su Corso Vittorio Emanuele. Dopo cinquanta metri, sulla destra si apre Largo De Paoli, da cui s'intravede la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini, che ospita alcune pitture interessanti del periodo Manierista e Barocco e l'altare disegnato dal Borromini, qui sepolto. Ritornando su Corso Vittorio Emanuele dopo circa dieci minuti s'incontra la chiesa di S.Andrea della Valle, celebre per la suggestiva 'Gloria del Paradiso'[1625-28] di Giovanni Lanfranco. Continuando verso Torre Argentina sull'altro lato è visibile Chiesa Nuova, cui spiccano gli affreschi di Pietro da Cortona e i dipinti di Pietro Paolo Rubens. Da qui siamo vicini a Campo de Fiori, raggiungibile da Corso Vittorio Emanuele voltando a destra su Via della Cancelleria

 
 
   
 
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